Dopo 50 film, 4 premi Oscar e una delle carriere più prolifiche del cinema moderno, Woody Allen decide di ritirarsi dalle scene. Ad ormai 87 anni il regista newyorkese girerà il suo ultimo film che egli stesso definisce “eccitante, drammatico ma anche molto sinistro” e totalmente in francese.
Curiosamente, dopo “Rifkin’s Festival” aveva comunicato alla stampa di non aver mai pensato di andare in pensione, ma potrebbe aver ceduto alle pressioni di Hollywood a causa dello scandalo legato alle accuse di molestie sessuali verso sua figlia adottiva, Dylan Farrow.
Allen vanta una carriera leggendaria, ma non priva di controversie; infatti, il regista è tuttora sposato con Soon-Yi Previn (52 anni), figlia adottiva della sua stessa ex compagna Mia Farrow. L’attrice pose fine alla loro relazione a seguito della scoperta di foto erotiche scattate da Allen della allora 22enne.
Successivamente, nel 1992, la Farrow denunciò l’ex compagno per aver molestato sessualmente Dylan, di soli 7 anni. Allen è stato assolto dalle accuse per mancanze di prove, ma la (presunta) vittima e la madre sostengono tuttora la sua colpevolezza. Il resto dei figli si è schierato dalla parte del padre, raccontando di una situazione familiare tesa e complessa, alcuni ritengono che l’accusa fosse stata architettata come vendetta per la relazione tra Allen e Soon-Yi.
Forse il pubblico non conoscerà mai la verità dei fatti, ciò che è certo è il rifiuto delle case di produzione verso il regista che si è visto costretto a continuare la sua carriera in Europa. In particolare, dopo il successo del movimento MeToo i media hanno ripescato lo scandalo avvenuto anni prima. Il movimento, iniziato proprio da Ronan Farrow, uno dei figli di Allen, è riuscito a smascherare una parte della spaventosa rete di abusi sessuali che permea Hollywood.
Woody Allen dichiara che passerà il tramonto della sua vita dedicandosi alla scrittura, lontano dalle polemiche e dai dissensi.