Il settore luxury prosegue il suo trimestre di profitti e a dimostrarlo, ora, contribuisce anche l’analisi di BofA-Bank of America: globalmente, infatti, si registra un’accelerazione sequenziale sufficiente a compensare ampiamente il -30% del mercato cinese, limitato dalle restrizioni.
“Riteniamo che stia iniziando a emergere una nuova tendenza grazie alla combinazione tra le dimensioni del portafoglio dei marchi LVMH (31 miliardi di euro, oltre il 30% della quota di mercato rispetto ai concorrenti quotati) e la loro significativa sovra-performance rispetto ai concorrenti grazie a una crescita due volte più rapida, che avrà un impatto significativo sui margini ebit in altri settori”, spiegano gli analisti di BofA-Bank. “Prevediamo che il gruppo di Bernard Arnault sfrutterà questa solida crescita fino a poter spendere il 25% in più per la comunicazione e rafforzare la posizione dei marchi. A nostro avviso, questo probabilmente aumenterà il costo del business per gli altri player del lusso, che dovranno spendere di più, con un margine ebit negativo, o rischieranno di perdere la quota di rilevanza nel mercato”.
Ci si aspetta, inoltre, un aumento del 13% delle entrate per il comparto luxury nell’arco del secondo trimestre del 2022, dato che implica un successivo incremento dei ricavi del settore del 9% su base cagr a tre anni; in particolare, l’Europa vedrà un +45% per i guadagni del settore lusso, il Giappone un +25% e gli Stati Uniti dovranno accontentarsi di un +6%.