Durante una delle estati più calde dell’ultimo decennio, il mondo della scienza riceve notizie per nulla positive da Ecostress, uno strumento realizzato e utilizzato dalla Stazione Spaziale Internazionale per registrare variazione nelle “isole di calore urbano“.
Con questo nome ci si riferisce alla temperatura del suolo cittadino, ben più elevata di quella delle campagne, a causa della copertura urbana della vegetazione e del terreno naturale.
Ecostress ha rilevato un dato interessante per quanto riguarda le città di Milano, Praga e Parigi, considerate nelle loro ore più calde: la presenza di alberi, parchi e vegetazione, infatti, aiuterebbe a ridurre fortemente il fenomeno delle isole di calore.
Le superfici cementificate infatti trattengono il calore più al lungo e possono raggiungere temperature pari a 48 gradi centigradi, mentre le aree verdi a stento arrivano a 41 gradi.
La soluzione? Piantare più alberi, prendersi cura della vegetazione urbana e investire nel settore idrico, agricolo e ambientale.
Le rilevazioni arrivano mentre buona parte dell’Europa si trova attanagliata da una forte ondata di calore che ha fatto toccare temperature record per il periodo in molte città.
“Pare che le ondate di calore” aggiunge l’Esa “stiano aumentando in frequenza, intensità e durata a causa del cambiamento climatico indotto dagli esseri umani. Lo scorso giugno è stato un caustico promemoria di quello che ci aspetta”.