Nello scenario del Victoria & Albert Museum la moda africana trova un angolo in cui splendere ed esprimersi, riassumendo l’incredibile varietà di un continente tanto variopinto quanto solitamente assente dalle correnti mainstream.
La necessità di rappresentazione genera quindi una mostra dal nome “African Fashion“, in grado di catturare alcuni dei momenti più salienti della moda black e afro, come le creazioni di Shade Thomas-Fahm (1933), Chris Seydou (1949 – 1994), Kofi Ansah (1951-2014), Alphadi (1957), e Naïma Bennis (1940–2008); a questi nomi storici, capostipiti di una corrente fashion sempre più florida, si aggiungono alcune figure contemporanee, come Imane Ayissi, IAMISIGO, Moshions, e Thebe.
“L’obiettivo al cuore della mostra è stato sin dal principio quello di mettere in primo piano le prospettive e le visioni individuali. African Fashion infatti presenta la moda africana come una forma d’arte di auto definizione che rivela la ricchezza e la diversità della storia e delle culture di questo paese”, spiega Christine Checinska, tra le principali curatrici della mostra, nonché Senior Curator African and African Diaspora: Textiles and Fashion.
Insieme alle fotografie presenti alla mostra, African Fashion permette un contatto ulteriore con la cultura africana grazie a una serie di eventi dedicati al patrimonio culturale e alla sensibilizzazione su una realtà spesso dimenticata o volutamente ignorata, come public speeches, performance musicali e workshop interattivi.