La componente più liberale del mondo di Hollywood si è schierata apertamente contro la potente lobby delle armi, uno dei gruppi politici ed economici più potenti degli Stati Uniti, direttamente responsabile del commercio di pistole e fucili in tutta la nazione e, soprattutto, del blocco decennale di una qualsiasi normativa volta alla regolazione totale della vendita di armi da fuoco.
Numerosi nomi del mondo dello spettacolo hanno firmato un manifesto dedicato proprio a questo tema, più rilevante e serio che mai dovuti gli ultimi eventi che hanno scosso gli Stati Uniti, come la terribile strage di Uvalde in Texas o la tragica sparatoria a sfondo razziale avvenuta a New York.
“Hollywood ha già offerto modelli di come si può cambiare la nostra cultura. Lo ha fatto col fumo, l’uso delle cinture di sicurezza, le gravidanze delle teen-ager, la parità di diritti dei gay anche sul fronte del matrimonio”, si legge in un comunicato della Brady Campaign Against Gun Violence, associazione coinvolta in prima persona nella lotta contro le armi da fuoco e fondata dall’ex-portavoce del presidente Ronald Reagan Jim Brady (rimasto paralizzato in seguito all’attentato ai danni del presidente nel 1981).
Sul manifesto possiamo trovare già le firme di 200 celebrità hollywoodiane, come quella della showrunner Shonda Rhimes, del regista Judd Apatow, del comico Jimmy Kimmel, dell’attore Mark Ruffalo e dell’attrice Julianne Moore.