Quest’anno il mondo dell’alta orologeria sta assistendo a numerose ricorrenze e celebrazioni dei più noti brand al mondo. Tra questi non potevano anche mancare i festeggiamenti per i 50 anni del Royal oak di Audemars Piguet, uno dei segnatempo più celebri nella storia del settore che ha saputo trasformarsi in mezzo secolo in una vera e propria icona.
Per l’occasione importante, la maison ha scelto di allestire un’esposizione speciale alla residenza sabauda di Torino, la Reggia di Venaria. Ad ospitare i famosi esemplari del marchio c’è la galleria Limonaia che accoglie i visitatori su un teatrale tappeto nero che porta alla scoperta di 18 orologi dalla capsule Royal oak, tra cui nove pezzi storici presi in prestito da diversi collezionisti internazionali, e nove contemporanei che sono stati portati alla Reggia dal museo della maison svizzera.
Dalle prime referenze Royal oak degli anni ’70 a quelle più odierne che appassionano tanti amanti dell’alta orologeria di tutto il mondo, come i calendari perpetui e quelli scheletrati. Non è casuale la scelta della città di Torino come location espositiva, in quanto la storia della maison è molto legata a quella di questa metropoli.
Carlo De Marchi era infatti l’importatore italiano di Audemars Piguet che intorno agli anni ’60 e ’70 individuò un nuovo tipo di consumatore, ovvero colui che desiderava un orologio in acciaio, sportivo ma comunque versatile, adatto anche ai momenti formali con finiture e movimento di qualità elevata.
L’intuizione di De Marchi venne subito accolta dalla guida dell’azienda Georges Golay che scelse di commissionare il concept del segnatempo al giovanissimo designer Gerald Genta.