Il catalogo di Dipinti Antichi con cui Pandolfini si presenta all’appuntamento del primo semestre, il prossimo 11 maggio, è un estratto di storia della pittura tra il Quattro e il Settecento, con alcune sezioni ben rappresentate a cominciare da un importante nucleo di tavole fiorentine e senesi, da sempre punto di forza della casa d’aste.
Fra queste emerge un San Bernardino, raffinata immagine dipinta a tempera e oro su tavola, uscita dalla una delle botteghe più importanti del primo Rinascimento senese. A tempera e oro su tavola è anche l’Annunciazione di Giovanni di Ser Giovanni, il fratello minore di Masaccio noto con il soprannome di Scheggia.
D’interesse per i collezionisti di nature morte sono sicuramente tre composizioni di fiori e frutta di Abraham Brueghel tra le quali emerge una Natura morta all’aperto con scimmietta.
Infine, il catalogo conta anche un gruppo di paesaggi e vedute, tra queste opere spicca Figure Con Animali Entro Paesaggio, grande tela ad olio di Philip Roos detto Rosa Da Tivoli.
Il dipartimento di Dipinti e Sculture del XIX secolo presenta un’interessante vendita che si rivolge a una vasta platea di collezionisti, in virtù della pluralità delle opere esposte che rappresentano la produzione delle più importanti scuole italiane dell’Ottocento e del primo Novecento.
La scuola veneta è presente con opere di Beppe Ciardi, Angelo Dall’Oca Bianca e Ettore Tito presente con scorcio di Venezia, un olio su compensato che più che ritrarre la città lagunare ce la fa immaginare con le persone pronte a salire su un vaporetto e le gondole ormeggiate, firmato e datato “914”.