L’industria della bellezza torna a respirare e ad avvicinarsi quasi ai livelli pre-pandemia, tra spinte di investimenti, ricerca e grandi innovazioni, nonostante una situazione di incertezza causata dal conflitto tra Russia e Ucraina.
Durante il 6° Beauty Summit Pambianco sono intervenuti diversi manager rilevanti della beauty industry come Emmanuel Goulin, direttore generale di L’Oréal Luxe Italia che ha trattato il tema delle strategie di posizionamento per i luxury brand del presente.
A seguire, Luca Lomazzi, il country general manager Shiseido Italy, che punta tutto sulla crescita alimentata dalla capacità di essere sia local che global, con focus sull’investimento in ricerca con otto centri di sviluppo in tutto il globo.
Da Hippocrates Holding interviene Davide Tavaniello, il co-founder che ha rilanciato le farmacie come canale distributivo, che anno dopo anno si aggregheranno per fare sistema. In chiusura della mattinata c’è stato Walter Ricciotti, managing partner di Made in Italy Fund, secondo cui il mercato del beauty è oggi fondamentale per i fondi Private Equity, grazie alla sua capacità di innovarsi e reinventarsi.
“I valori preconsuntivi sul 2021 sono leggermente al rialzo rispetto alle precedenti stime e dimostrano la natura anelastica del comparto. Anche davanti agli elementi di incertezza che caratterizzano l’attuale situazione, le previsioni per il 2022 sono all’insegna di un graduale recupero dei valori pre-crisi” ha spiegato poi Benedetto Lavino.
Il rincorsa del settore è confermata anche dai primi numeri registrati al Cosmoprof 2022 che durerà fino al 2 maggio, con oltre 2500 espositori, distributori e numerosi visitatori che hanno incontrato i loro brand preferiti già nei primi due giorni della Fiera internazionale.