Dopo gli hotel Cicerone, Majestic e Sheraton, chiude un altro hotel romano, l’Ambasciatori Palace in Via Veneto.
E’ crisi per il turismo di Roma. Infatti, un altro albergo è stato chiuso per via delle restrizioni e della pandemia globale stessa che stiamo vivendo. Con l’avvento del virus Covid-19, difatti, la situazione alberghiera romana è andata in crisi.
Il titolare dell’hotel Ambasciatori Palace annuncia la chiusura, specificando che non sarà definitiva ma, al contrario, avvierà dei lavori di ristrutturazione, attendendo che la situazione Covid-19 migliori e che, quindi, migliori anche il turismo romano. Con questa motivazione Ambasciatori Palace licenzia 51 dipendenti con contratto indeterminato, non rispettando, quindi, i diritti dei lavoratori.
Infatti, arriva subito la risposta dei sindacati, Filcams Cgil Roma e Lazio, Uiltucs di Roma e Lazio e la Fisascat Cisl di Roma capitale e Rieti, che dichiarano: “Anche nel caso dell’Ambasciatori Palace, nonostante ci siano tutti gli strumenti per attendere la fine dei lavori avviati per la ristrutturazione edilizia, chi prima ha fatto shopping decide di scaricare i lavoratori, sfruttando la pandemia. Inaccettabile la gravità della situazione, con controparti senza alcuna responsabilità, necessita un intervento normativo che non è arrivato. Il timore, sempre più fondato è che questo sia un metodo e che prenda piede tra chi ha deciso di fare tabula rasa dei diritti dei lavoratori”.
Per questo motivo i lavoratori del turismo si sono mobilitati e non si fermeranno. Il loro obiettivo è quello di far diventare il turismo una priorità politica e far capire quanto Roma, città dell’arte, sia importante in questa missione.