La settimana dell’alta moda parigina, l’appuntamento definitivo dell’universo della moda, apre oggi con quattro giorni di sfilate. E nonostante la pandemia, gli eventi live non mancheranno.
In totale sono previste 16 sfilate dal vivo. Altre 7 maison realizzeranno presentazioni fisiche e video su appuntamento, per giornalisti e clienti. Mentre le ultime 6 hanno optato per il formato digitale al 100%.
“A tutti piace sfilare. Non è mai stato così ovvio. Non c’è niente di paragonabile tra una sfilata di moda in presenza e un evento online. È chiaro per tutti, e soprattutto per i couturier”, ha spiegato Ralph Toledano, presidente della Fédération de la Haute Couture et de la Mode, che gestisce tutte le stagioni delle sfilate a Parigi.
“Sapete, in questa stagione sono venuti molti giovani designer a pressare la Federazione. Abbiamo molte richieste per avere uno spazio nel calendario. Siamo in un periodo in cui tante persone vogliono innovare, provare nuovi modi di lavorare, e l’alta moda è un campo ideale per questo. Quindi stiamo assistendo a un movimento verso la couture, sul lungo periodo. È soprattutto un laboratorio, dunque è la disciplina ideale”, ha spiegato il presidente.
“Essere nel calendario dell’Haute Couture di Parigi ha un significato, quindi non dobbiamo scegliere chiunque. Le griffe accettate hanno anche il dovere di produrre moda eccezionale”, sottolinea Ralph Toledano.
A causa della pandemia, le recenti stagioni del prêt-à-porter hanno dovuto sperimentare una drastica riduzione delle dimensioni degli show, con rigide misure di distanziamento sociale, un numero limitato di buyer presenti e l’assenza di quasi tutti i giornalisti e distributori asiatici. Ma la clientela dell’alta moda è una casta ultra-selezionata di mogli di miliardari e principesse ricche; quindi, aspettatevi di vedere una flottiglia di limousine davanti ai principali défilé questa settimana.
Le due più prestigiose maison francesi, Christian Dior e Chanel, presenteranno due sfilate: Dior al Museo Rodin e Chanel nel suo spazio preferito, il Grand Palais.
La stagione prevede poi una serie di griffe magiche, come Schiaparelli, che sta attualmente beneficiando di un solido revival surrealista sotto la guida del couturier americano Daniel Roseberry, con una sfilata compatta che sarà presentata nella sede del brand, in Place Vendôme. Tra le altre sfilate da non perdere ci saranno lo stilista rock Alexandre Vauthier, i concept designer Viktor & Rolf, il maestro couturier orientale Elie Saab, le due firme romane Valentino e Fendi, et Stéphane Rolland.
Attenzione anche a Jean-Paul Gaultier, dove Glenn Martens di Y/Project sarà il secondo designer invitato dal sarto francese a creare una collezione Gaultier couture. Lo scorso anno Chitose Abe di Sacai ha inaugurato questo nuovo concept di collaborazione.
“L’obiettivo principale è avere delle sfilate meravigliose. E abbiamo un numero significativo di importanti défilé in presenza”, ha affermato il presidente della Fédération.