“Il mondo è cambiato, e così anche i 52 places” afferma il New York Times, che per stilare la classifica quest’anno ha considerato il turismo sostenibile, reso possibile dai turisti in prima persona. “I visitatori possono essere parte della soluzione a problemi come il sovra turismo e il cambiamento climatico” spiega ancora il giornale newyorkese.
La prima città italiana ad apparire nella lista è Chioggia, descritta come una Venezia in miniatura e come una deliziosa alternativa alla Serenissima, una città ricca di storia, pace e del buon cibo.
Troviamo poi Napoli, definita una città “dal futuro precario” a causa del cambiamento climatico. La bellezza di Napoli è infatti indiscussa, e il New York Times decide di concentrarsi invece sul supporto, economico e sociale, che i turisti possono offrire al capoluogo campano; sul territorio sono già presenti numerose iniziative volte alla salvaguardia della città, come la “comunità energetica” di San Giovanni a Teduccio (periferia est) o come i progetti per riscoprirla a piedi, come la Pedamentina, il percorso pedonale più antico e lungo di Napoli.
Infine, Courmayeur viene elogiata per l’intenso lavoro di conservazione messo in atto dagli amministratori locali per la salvaguardia dei ghiacciai: secondo il New York Times, questa meta ora gode di un perfetto equilibrio tra ambiente e turismo, grazie ad alcune strategie green come limitare l’accesso alle auto, promuovendo l’uso di mezzi pubblici, e alimentare lo spettacolare Skyway Monte Bianco con energia proveniente da fonti rinnovabili.