Il naufragio della Costa Concordia, avvenuto il 13 gennaio 2012, è stato uno dei più gravi della storia d’Italia. Quest’ultima difficilmente dimenticherà quella notte in cui alle 21:45 la nave da crociera impattò contro le Scole, un gruppo di scogli nei pressi dell’Isola del Giglio.
Un avvenimento che ricordò un po’ quello che avvenne con il naufragio del celebre Titanic, ma che per fortuna non provocò lo stesso numero di deceduti. Il naufragio della Concordia ha causato la morte di 32 persone su 4229 passeggeri, di cui 1013 appartenenti all’equipaggio. Il capitano Francesco Schettino è stato riconosciuto come principale colpevole dell’incidente ed oggi i trova in carcere con una condanna in via definitiva.
77 mila euro i danni che vanno aggiunti a 15.692 euro per le spese legali. Sarà Ernesto Carusotti uno dei passeggeri sostenuto da Codacons a cui è stato riconosciuto un risarcimento di oltre 90 mila euro per stress post-traumatico nel post incidente.

ERNESTO CARUSOTTI, SUPERSTITE DEL NAUFRAGIO DELLA COSTA CONCORDIA
«La responsabilità che interessa in questa sede è quella per le lesioni lamentate dall’attore, ovvero il disturbo post traumatico da stress (quale lesione della salute) e il danno da esperienza stressante (connesso alle particolari circostanze in cui la vittima visse il naufragio). Nel caso attuale eventuali colpe in fase di salvataggio dal naufragio non eliminano la responsabilità di chi risponda del naufragio stesso. Carusotti avrebbe potuto evitare il trauma scendendo regolarmente a mare con la prima scialuppa, l’esperienza stressante sarebbe stata di certo almeno molto minore, forse il danno biologico non vi sarebbe stato. Ma tutto ciò che accadde in concreto a Carusotti dipese anche dal naufragio, che è fatto di reato di cui Costa risponde» ha spiegato la sentenza.
Secondo il tribunale, un personale preparato all’emergenza avrebbe garantito il salvataggio delle persone a bordo ed è per questo che questa prima sentenza sarà solo una delle tante a cui Costa Crociere verrà sottoposta.