Una nuova Prima della Scala con Macbeth di Giuseppe Verdi che inaugura la stagione molto attesa dopo le limitazioni imposte dalla pandemia.
Attilio Fontana, presidente della Regione Lombardia ha detto: “Oggi, più che mai, la Prima della Scala assume un significato simbolico davvero importante. L’obiettivo è quello di proseguire, con attenzione e prudenza, il nostro cammino contro il virus. Sono certo che se ognuno di noi si comporterà correttamente, rispettando le regole, riusciremo a vincere, tutti insieme, questa battaglia”.
L’opera diretta dal maestro Riccardo Chailly e con la direzione di Davide Livermore si terrà nella sera del patrono di Milano, oggi 7 Dicembre Sant’Ambrogio, come d’altronde, la Scala, è solita festeggia da 70 anni.
Macbeth è il decimo titolo del catalogo delle opere di Verdi e il primo dei tre ispirati a Shakespeare. È famosa per essere un’opera rivoluzionaria ai suoi tempi per la consistente presenza dell’elemento fantastico come le figure di streghe, apparizioni e spettri.
La prima rappresentazione fu al Teatro della Pergola di Firenze nel 1847. In seguito vennero modificate molte parti e poi andò in scena nel 1865 in lingua francese per essere poi ritradotto in italiano. La Scala ha deciso di mostrare la seconda versione, però inserendo l’episodio della morte in scena del protagonista, che compare solo nell’edizione del ’47, ma non in quella del ’65.
A esibirsi ci sono grandi stelle della lirica e come protagonista c’è Luca Salsi, nato nel 1975 a Parma. È soprannominato “super baritono” da quando ha sostituito Placido Domingo al Metropolitan di New York a un quarto d’ora dall’inizio.
La Scala ha il piacere di ospitare anche la più celebre soprano del nostro tempo, Anna Netrebko dalla Russia. Riccardo Chailly spiega che sarà una Lady Macbeth inquietante: “Abbiamo lavorato sulla continua ricerca timbrica anche per piegare la sua bellezza vocale agli aspetti persino sgradevoli e omicidi della Lady”.