Astm Group e Volkswagen Group Italia si sono incontrati per interrogarsi sul dialogo diretto tra veicolo e infrastruttura, attraverso lo studio dell’interconnessione tra vettura di serie e autostrada in condizioni di traffico aperto, effettuato sulla Arluno-Rho dell’autostrada A4 Torino-Milano.
Al centro del dibattito tra Paolo Guglielmetti, Partner PwC Italia Global Railways & Roads Leader, Massimo Nordio, Andrea Nicolini e Umberto Tosoni, c’è stata la trasformazione digitale che evolvendo la mobilità verso una modalità sempre più intelligente e connessa.
Il progetto innovativo, nato dallo studio effettuato sulla tratta autostradale, si fonda su una piattaforma software Emeras progettata da Sinelec, società tecnologica del Gruppo Astm, che garantisce interconnessione con gli Its system e l’interconnessione bi-direzionale real-time tra auto e infrastrutture attraverso sistemi cooperativi che offrono maggiore qualità.
L’idea ottimizza lo scambio di informazioni tra conducenti e operatori stradali per ottimizzare gli spostamenti e riducendo le conseguenze negative dei congestionamenti, grazie anche ai messaggi geolocalizzati emessi dalla Emeras. Il traguardo tecnologico per eccellenza nato dall’incontro delle due realtà è la tecnologia Car2X, presente su diversi modelli del Gruppo Volkswagen, che consente al veicolo di dialogare con l’ambiente circostante, senza il supporto di una on board unit esterna.

ASTM Group e Volkswagen Group Italia presentano l’iniziativa di dialogo diretto veicolo-infrastruttura
Secondo PwC, entro il 2025 il 100% delle auto nell’Unione Europea sarà connesso e circa 20 milioni di auto a guida autonoma entro il 2030, di cui 2,8 milioni solo in territorio italiano. Il futuro sarà quindi popolato da interazioni con veicoli in real-time, per un maggiore sicurezza tra i viaggiatori.
Tra i progetti dell’Astm Group ci sono l’ammodernamento, l’innovazione tecnologica e la transizione ecologia dell’autostrada A4 Torino-Milano, con l’introduzione di distributori a idrogeno entro il 2030.
“Le auto sono sempre più device su ruote e sempre più connesse tra loro, con l’infrastruttura e l’ambiente circostante. I potenziali benefici in termini di sicurezza, sostenibilità e user experience sono evidenti, così come è evidente il ruolo cruciale del software” ha dichiarato Massimo Nordio, Vice President Group Government Relations and Public Affairs. “Il percorso di trasformazione del Gruppo Volkswagen va proprio in questa direzione, con ingenti investimenti – 27 miliardi di Euro entro il 2025 – , l’integrazione di competenze specifiche – con CARIAD, la software company del Gruppo – e con lo sviluppo di piattaforme tecnologiche che porterà alla nascita di un sistema operativo unificato. Entro il 2030 fino a 40 milioni di nostri veicoli opereranno sul software stack del Gruppo Volkswagen. Ma per velocizzare la creazione dell’ecosistema della mobilità connessa e, in uno step successivo, di quella autonoma, è fondamentale un gioco di squadra tra tutti gli attori coinvolti: costruttori di automobili, aziende tecnologiche, gestori delle infrastrutture, istituzioni e centri di ricerca”.