Una gran parte di palazzi storici milanesi passa al fondo americano Blackstone. Da ieri la Reale Compagnia Italiana, società nata nel 1862 e da sempre controllata dalle famiglie aristocratiche meneghine, è entrata ufficialmente nelle mani degli Americani per 1,1 miliardi di euro.
Nel portafoglio che cambia proprietario ci sono un isolato del Quadrilatero della moda, in via Montenapoleone 8, nelle cui vetrine su strada affaccia la pasticceria Cova (di proprietà di Lvmh) e i manichini di Prada. E poi un complesso di palazzi che da Via Manzoni attraversano via Verdi per arrivare quasi in via Andegari, che tra l’altro ospitano gli uffici dello studio legale Chiomenti, advisor dell’operazione. Quindi lo storico palazzo del Bar Magenta vicino a Cadorna e altri immobili in via Vincenzo Monti, quelli sopra la pizzeria Biagio. Ci sono anche l’albergo Melià in Piazza della Repubblica e la Galleria Subalpina a Torino.
Insomma, un patrimonio di prestigio gestito da una società che fino a poco tempo fa per statuto poteva accogliere tra i suoi soci solo persone fisiche che si passavano il testimone per successione. In totale i soci di Reale sono 330 a cui Blackstone offrirà lo stesso prezzo, come impongono le regole per le società con più di 150 anime anche se non quotate in Borsa. Tra i beneficiari altre famiglie lombarde come Brambilla di Civesio, Barbiano di Belgioioso, Cavagna di Gualdana, De Capitani D’Arzago, Melzi D’Eril, Borromeo, Sioli Legnani e Davico di Quittengo.
Ora toccherà a Blackstone, che oltre a Via Solferino aveva già comprato il palazzo delle Poste in piazza Cordusio, valorizzare gli immobili milanesi.