“Abbiamo fatto lavorare circa diecimila persone in totale sicurezza in questa settimana – esordisce Raffaello Napoleone, amministratore delegato di Pitti Immagine – e questo è il primo grande risultato che voglio mettere in evidenza. I saloni Pitti sono stati i primi, tra i grandi appuntamenti internazionali della moda, a riaprire”.
Pitti Filati dalla Stazione Leopolda, assieme a Vintage Selection – ha registrato la presenza di oltre 1.700 buyer e operatori del settore (tra i primi spiccano le presenze francesi, tedesche e statunitensi), Pitti Uomo con Bimbo in Fortezza ha raggiunto circa 6mila operatori (di questi i buyer sono oltre 4.000), con una percentuale complessiva di compratori esteri di poco inferiore al 30%.
Oltre che dai paesi europei (Germania, Francia, Svizzera, Spagna, Austria, Olanda, Belgio, Russia, Polonia, Grecia e Portogallo in testa), sono arrivati compratori dagli Stati Uniti (trainati dai grandi department store come Bergdorf Goodman e Neiman Marcus), da Canada e Turchia, e hanno partecipato anche i rappresentanti europei dei principali department store e gruppi retail di Cina, Hong Kong, Giappone e Corea, paesi dai quali ancora non è possibile spostarsi. Presenze limitate ma straordinariamente significative. Così come i dati sui media presenti: oltre 700 giornalisti, di cui circa 300 dall’estero.
“Via via che i saloni entravano nel vivo – dice Agostino Poletto, direttore generale di Pitti Immagine – si facevano strada la sorpresa e la soddisfazione non solo per il livello qualitativo delle proposte e degli scambi, ma anche per gli stessi numeri, superiori alle aspettative.”