LVMH aprirà un luogo polo di ricerca sul lusso tra il 2024 e il 2025 a Saclay, una zona a sud ovest di Parigi. La città è già considerata un punto focale in termini di ricerca scientifica ed educazione, grazie alla presenza del centre Cea de Saclay, conosciuto nell’ambito dello studio nucleare francese, ma anche per la université Paris-Saclay, una delle dieci università migliori del paese.
Con LVMH, la città ospiterà un nuovo centro di ricerca mondiale sul lusso sostenibile e digitale che prevederà l’inserimento di circa 300 dipendenti e ricercatori, i quali studieranno e lavoreranno sui beni di alto valore con un occhio di riguardo alle tematiche ambientali.
Infatti, l’obiettivo di lunga durata per il colosso del lusso è “di installarsi al centro di un ecosistema di ricerca particolarmente ricco e dinamico”, un progetto che si inserisce tra quelli della Life360 programs e si affianca alle altri sedi LVMH in tutto il mondo.
La sostenibilità è un tematica di interesse per il colosso che aveva già indetto lo scorso dicembre la Climate week che premiava i brand più green del suo portfolio. Uno certo scetticismo riguardo la tematica era però avanzato direttamente dal CEO Bernard Arnault che ha accusato Greta Thunberg di demoralizzare le nuove generazioni che si sentono abbandonate al “catastrofismo”.