Il settore del lusso, complice la pandemia, riscopre i valori e le attese dei clienti europei.
Nell’anno della seconda e terza ondata da Covid-19, secondo il report di Bain&company, gli acquisti da parte dei consumatori europei sono diminuiti solo del 10-15%.
Un dato importantissimo se confrontato a un settore, che mondialmente ha perso il 20-22%. Il tutto viene confermato dalle aziende europee. Moncler ha fatto sapere che, normalmente, le vendite ai turisti alla fine dell’anno ammontano a circa la metà del totale, mentre nel 2020 non hanno superato il 10%.
Ciononostante, la società di Remo Ruffini ha registrato un calo modesto in Europa, a esclusione dell’Italia. Analogamente, il calo delle vendite di Hermes in Europa, ammontato al -10% nel quarto trimestre, dimostra secondo la maison francese la lealtà dei clienti europei.
Secondo Swetha Ramachandran, investment manager e responsabile del fondo Gam luxury brands equity di Gam investments, i fattori che hanno spinto i consumatori europei a re-interessarsi ai beni di lusso sarebbero innanzitutto un reddito disponibile stabile o in crescita tra i consumatori target, che hanno trasferito la spesa dalle esperienze ai beni.