La pandemia ha provocato un duro colpo economico nel settore del turismo come indicato dai dati di Eurostat dai quali di evince che il numero di notti prenotate per una struttura alberghiera in Europa è calato del 52% rispetto al periodo che ha preceduto la pandemia.
Una situazione da non sottovalutare in un paese come l’Italia il cui il turismo vale più del 13% del PIL nazionale e proprio a causa del Covid-19 le perdite si aggirano intorno al 7 miliardi di euro. Con l’avanzamento, seppure a rilento, della campagna vaccinale la speranza è quella di poter tornare a viaggiare il prima possibile e magari iniziare a popolare gli alberghi delle riviere già da questa estate.
In vista di un futuro senza alto rischio di contagio, gli albergatori stanno accelerando i progetti di rinnovamento delle strutture di lusso e non solo con servizi che soddisfino le esigenze che la pandemia ha generato soprattutto per quanto riguarda l’ambito lavorativo.
Nell’ottica dello smartworking, è lunga la lista dei servizi offerti per venire incontro a tale modalità lavorativa: connessione internet; postazione personale con scrivania, sedia ergonomica, servizio di delivery di documenti e pacchi e area break; monitor tv da 49 pollici con collegamenti HDMI per videoconferenze; stampante multifunzionale e servizio stampa.
Questi sono alcune soluzioni pensate da alcuni hotel di lusso della catena Italian Hospitality Collection, come il Le Massif di Courmayeur oppure Chia Laguna in Sardegna, che hanno scelto di includere anche un pacchetto relax per le ore post lavorative che dispone di messaggi e diversi trattamenti benessere.
Un servizio innovativo è anche il geo podcasting di Loquis, una piattaforma che consente di ascoltare dei racconti audio su diverse location e che rinnova l’esperienza di viaggio con racconti di cultura e arte. Questa nuova tecnologia si inserisce nel tema fondamentale della digitalizzazione delle strutture alberghiere che permetterà ai responsabili delle strutture di gestire da remoto tutte le pratiche senza quindi entrare a diretto contatto con i clienti ed evitare il contagio.
Oltre all’attenzione per la green policy al fine di puntare sui target dei più giovani, sempre più attenti all’ambientalismo e all’eco-sostenibilità, le sanificazione degli spazi risulta essere in cima agli interessi degli ospiti. Sono infatti in via di progettazione delle soluzioni Hi-Tech che rappresentino un perfetto connubio tra sanificazione e comfort dei clienti.
“I big data rappresentano il futuro e lo vediamo dal fatto che sono implementati in qualsiasi settore, anche nell’edilizia e soprattutto nel turismo. La creazione di big data attraverso sensori e monitoraggio in tempo reale permette, attraverso la predittività e l’intelligenza artificiale, di ottenere numerosi vantaggi. Si possono ad esempio integrare i dati interni e i big data di settore impiantistico e metereoligco, ottenendo benefici aziendali e ambientali” dichiara Ercole Vagnozzi, professore presso l’Università Alma Mater di Bologna, in merito all’importanza della digitalizzazione delle strutture alberghiere e al loro rilancio.