Si sa il consumatore dell’Estremo Oriente è ormai l’ambizione principale dei brand di lusso, ad aumentare l’importanza nell’ultimo anno è stata anche il ruolo della Cina continentale.
Per colpa del Covid-19, che ha limitato gli spostamenti tra continenti, il Sud-est asiatico ha visto i consumi domestici raddoppiare visto che, storicamente, due terzi della spesa cinese destinata ai beni di alta gamma venivano realizzati all’estero, in particolar modo in Europa. Ma nel 2020 causa la pandemia il consumo interno di lusso in Cina è salito dal 14% al 37% del settore.
“Ci aspettiamo che una maggiore penetrazione della spesa interna diventi la nuova normalità per il consumatore cinese. Per sostenere questo maggiore consumo sono necessarie la presenza in circa 25 città chiave nei cosiddetti livelli 1, 1.5 e 2 e forti capacità digitali per servire i nuovi consumatori di lusso nelle località di livello inferiore”, ha affermato Flavio Cereda, managing director luxury equity di Jefferies, nella seconda edizione del report «The China luxury atlas», che ha analizzato le reti di negozi nelle principali metropoli del paese.
Il report comprende 540 negozi, distribuiti su 39 città, di Louis Vuitton, Gucci, Burberry, Dior, Salvatore Ferragamo, Moncler, Prada, Bottega Veneta, Saint Laurent, Tod’s, Roger Vivier, Celine, Fendi, Balenciaga, Brunello Cucinelli e Alexander McQueen.
“Burberry, Gucci e Louis Vuitton annoverano la più ampia rete di negozi in quanto presenti in tutte le 25 città principali e nei centri commerciali. Ferragamo conta invece il network più esteso in termini di numero di boutique, con oltre il 30% di sedi in più rispetto a Burberry, il che significa che il brand italiano è presente in città come Hohhot, Ezhou e Wenzhou, dove non sono presenti altri marchi di lusso”, ha illustrato l’analista.
Rispetto all’Europa, le location importanti per lo shopping in Cina non sono le high street, bensì centri commerciali e outlet.
Questi ultimi rappresentano l’11% della rete, mentre i negozi aeroportuali ne costituiscono il 5%, con una serie di opportunità che si apriranno con la scomparsa del virus.