Dove le parole non riescono ad arrivare, l’arte parla. È quello che è successo a Palazzo Strozzi nel centro della città di Firenze, dove l’artista francese di fama internazionale JR cambia il volto dell’edifico con un’installazione monumentale esposta sulla parete di accesso all’edificio.
Il nome dell’opera d’arte “La Ferita” e il luogo in cui è esposta, rappresentano un chiaro messaggio ed una esplicita riflessione sull’accessibilità ai luoghi della cultura limitati dalle restrizioni vigenti per la lotta contro il Covid-19. Sono, infatti, proprio i musei, le manifestazioni culturali e le grandi esposizioni a soffrire pesantemente questo periodo di chiusura forzata non potendo più ospitare i visitatori all’interno dei loro spazi.
Lo squarcio affisso sulla parete del palazzo è un collage in bianco e nero che mostra idealmente e con un’attitudine malinconica quello che c’è all’interno. Si intravedono il colonnato del cortile ed altri elementi non realmente presenti dentro alla struttura come la “Primavera” e la “Nascita di Venere” di Botticelli. I 28 metri di altezza e i 33 di larghezza dell’installazione colpiscono immediatamente i passanti che incantati dalla simbolicità dell’opera, sperano di tornare a visitare presto quei luoghi.
“La Ferita” è inclusa nel Palazzo Strozzi Future Art, un’iniziativa che promuove la creatività, il coinvolgimento del pubblico e il sostenimento delle nuove generazioni a favore di un rilancio dell’interno sistema.
“Questa opera – afferma JR – risveglia tante cose in tutti noi e quello che mi interessa è che ognuno la interpreterà in base alla sua storia, ognuno avrà una lettura differente. Un’opera del genere resta per pochi mesi (fino al 22 agosto), ma la sua immagine resterà nella testa delle persone anche in futuro e penso che anche quando non ci sarà più le persone che l’hanno vista andranno a vedere cosa c’è dietro a quel muro”.