Sono passati 50 anni da quando Lamborghini presentò al salone di Ginevra del 1971 uno dei suoi modelli più iconici mai realizzati. Parliamo della Countach LP500 che, svelata in contemporanea all’altrettanto celebre Lamborghini Miura SV, perfezionata dopo 5 anni di produzione, passò subito agli onori della cronaca del tempo come la “regina dell’evento” per i suoi tratti futuristici decisamente all’avanguardia sia nelle prestazioni che nel design.
Fortemente voluta da Ferruccio Lamborghini, venne disegnata da Marcello Gandini e progettata da Paolo Stanzani ispirandosi alle forme a cuneo delle precedenti Alfa Romeo Carabo e Stratos. Il risultò fu sensazionale. Di un colore giallo brillante la vettura originale monta un motore V12 da 3,9 litri e si distingue da subito per alcuni suoi tratti decisamente innovativi, su tutti il telaio a pianale con pannelli in alluminio, fari a scomparsa, pannelli inferiori in fibra di vetro e portiere con apertura a forbice. Fino al 1990 ne furono realizzati 1999 esemplari suddivisi in 5 diverse serie.
Il modello fu portato al successo anche grazie alle sue comparse in numerosi film dell’epoca, un successo che contribuì concretamente alla sopravvivenza del marchio anche negli anni più difficili della sua storia, permettendogli col tempo di entrare nella leggenda dell’automobilismo italiano.
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