La federazione italiana del settore fashion, Cna Federmoda, si è appellata alla Commissione Europea per rendere l’ecosistema tessile adatto all’economia circolare. La Commissione ha infatti da poco avviato una valutazione di impatto per la Eu Strategy for textiles nell’ambito delle azioni per il Green e per il nuovo piano di economia circolare.
L’obiettivo è creare le condizioni per rafforzare la competitività, la sostenibilità e la resilienza del settore tessile dell’Unione Europea.
Tra gli obiettivi proposti da Cna Federmoda c’è quello di “costituire e predisporre una iniziativa europea in grado di rendere l’ecosistema tessile idoneo all’implementazione dell’economia circolare”
Cna Federmoda ha inoltre ribadito che, proprio nella fase post-emergenza coronavirus, occorre più che mai affrontare la sfida della transizione green e dello sviluppo di un modello di economia circolare, attraverso politiche e misure in grado di coglierne a pieno le potenzialità.
Nel documento elaborato, Cna ha infine sottolineato l’importanza della predisposizione di una iniziativa europea in grado di avere una capacità ordinante, ovvero che non abbia valenza costrittiva, ma che sia in grado di fornire una linea guida ed un chiaro fondamento di legittimazione.
L’impegno dell’Ue deve, in particolare, essere principalmente rivolto all’armonizzazione nell’intento di non creare gap strutturali nel settore tessile-moda e abbigliamento lasciando talune realtà imprenditoriali esterne alla sfida ambientale, economica e sociale.