Sono state oltre 200 le pellicole, provenienti da circa 60 paesi in tutto il mondo, ad aver partecipato all’ultima edizione del Fashion Film Festival di Milano, andato in scena con un format interamente digitale, e tra queste una solo ha trionfato: Le Mythe Dior di Matteo Garrone.
Un’opera nata mesi fa per il lancio della collezione Haute Couture Autunno-Inverno 2020-2021 di Dior in cui sogno e sperimentazione surrealista s’intrecciano dando vita ad un capolavoro di stile dal grande valore artistico, un corto capace di coinvolgere, ammaliare e sorprendere immergendo lo spettatore in un luogo ameno, sereno e a tratti persino nostalgico. A riempire le scene del film numerose creature mitologiche, come sirene, fauni e ninfe, che consapevoli del proprio essere guardano ai capi d’abbigliamento con desiderio e curiosità diventando interpreti del mito stesso dell’Haute Couture.
Sono inoltre fortissimi i richiami al mondo della pittura, è in effetti pressoché impossibile non notare vari rimandi ad alcune tra le più celebri opere del Rinascimento come La nascita di Venere del Botticelli o Le disavventure di Sileno di Piero di Cosimo.
“Voglio ringraziare la giuria del Fashion Film Festival Milano per aver dato al film questo premio così importante che condivido con tutte le persone che hanno collaborato alla sua realizzazione e ovviamente con Dior e Maria Grazia Chiuri, che mi ha lasciato una grande libertà espressiva”, queste le recenti dichiarazioni di Matteo Garrone.