Agli Italiani piace mangiare e piace farlo bene. Nonostante le limitazioni del recente Decreto Natale la spesa complessiva per imbandire le tavole dalla Vigilia di Natale al Capodanno è stata comunque altissima, ben 4,6 miliardi di euro. Certo in calo rispetto al 2019 ma comunque, secondo le stime di Cia-Agricoltori Italiani, non oltre al -5%.
In due case su tre sarà quest’anno la volta del menù tipico regionale, con una particolare inclinazione verso un menù a base di pesce per il cenone del 24, scelto da circa 15 milioni di famiglie. Capitone e spigole saranno in testa, seguiti da baccalà, tonno, alici e sgobri. Per quanto riguarda i piatti di terra spiccano ragù, bollito, tortellini in brodo, verdure in pastella e abbacchio. In calo, per la prima volta, di ben 1/3 rispetto allo scorso anno gli acquisti di zampone e cotechino. Tra i dolci l’ovvia conferma di pandoro e panettone. Tra i vini invece il trionfo sullo Champagne di Spumante e Prosecco sarà impressionante, ben il 90% dei brindisi saranno infatti tricolore con oltre 70 milioni di bottiglie pronte ad essere stappate.
La tradizione non arriverà comunque solo sulle tavole poiché per il 40% degli italiani i regali più scartati saranno proprio i prodotti agroalimentari del territorio.