In un momento storico in cui l’incertezza regna ancora sovrana arriva dal mondo della moda parigina un primo segnale di fiducia, una voce fuori dal coro che sceglie di credere nella necessità di portare al più presto all’attenzione del mercato contenuti di valore, di svago e di passione.
Dopo la buona riuscita dagli eventi digitali organizzati in seno alla Paris Fashion Week di settembre-ottobre, a cui hanno preso parte 82 brand con 17 défilé, 19 presentazioni fisiche e 46 happening virtuali, totalizzando 153,5 milioni di visualizzazioni su scala globale, è arrivata in questi giorni dalla Fédération de la Haute Couture et de la Mode la conferma degli storici appuntamenti di gennaio.
Controcorrente rispetto alle scelte, ad esempio, del British Fashion Council o di Pitti di far slittare tutti gli show di gennaio su febbraio, arriva da Parigi una decisione in senso opposto. È stata infatti annunciata la conferma della fashion week di menswear dal 19 al 24 gennaio e della sfilata di haute couture dal 25 al 28 dello stesso mese. Considerando il successo della sessione autunnale, il cui Media Impact Value è stato quantificato in 123 milioni di dollari, il format degli appuntamenti sarà nuovamente quasi del tutto digitale.
Ovviamente la scelta è stata presa in ottica di fiducia che la situazione possa migliorarsi e concedere maggiori libertà, dapprima per consentire le registrazioni degli show.