Presentata in anteprima a giugno dalla Cantina Bottega di Bibano (TV), la prima bottiglia di Prosecco spumante rosé millesimato ha debuttato a inizio ottobre sul mercato italiano, riscontrando da subito una buona accoglienza. Dapprima limitato al solo territorio nazionale, con la conclusione, ieri, dell’iter europeo per il suo riconoscimento, il Consorzio di Tutela della DOC Prosecco potrà esportare e commercializzare la nuova bottiglia anche nei mercati esteri.
Dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale UE, la Ministra Bellanova ha espresso tutto il suo entusiasmo: “Il via libera europeo al disciplinare di produzione del Prosecco Doc Rosé è un’ottima notizia che consente ai nostri produttori di un vino di registrare sul mercato estero una crescita sempre più importante in termini economici e di quantitativi”.
Sonocirca 20 milioni le bottiglie prodotte e in larga parte già prenotate in Italia dal settore Horeca e GDO prima ancora che uscissero dalle autoclavi, segno di un vivo apprezzamento che fa ben sperare gli 11.460 viticoltori, le 1.192 aziende vinificatrici e le 347 case spumantistiche appartenenti al Consorzio. Ma è dal mercato estero che il Consorzio del Prosecco spera di ottenere i migliori risultati consapevole del successo riscontrato in questi anni dalla sua inclinazione originale divenuta emblema d’italianità e indiscussa bandiera nel mondo.
“Delle bottiglie prodotte circa l’80% prende la via dell’export e, grazie al riconoscimento europeo, si stima che le vendite troveranno maggiore stimolo e vigore in questo ultimo trimestre del 2020”. Queste le previsioni ottimistiche del Presidente Stefano Zanette.