Se l’intero settore moda ha chiuso a livello globale il terzo trimestre segnando un + 12% lo si deve non solo alla nota forza trainante del gruppo Lvmh ma anche al successo registrato sul mercato asiatico dalla griffe di moda francese Hermès.
I ricavi degli ultimi tre mesi hanno infatti scongiurato la totale caduta libera a cui fin qui era andata incontro la Maison. Ad eccezione del Giappone in Cina Continentale, Corea, Thailandia e Australia Hermès cresce e lo fa conquistando un importante +4% nei ricavi trimestrali, in particolare grazie al successo degli e-commerce, migliorando nettamente rispetto al -24% registrato a giugno e al -41% del secondo quarter, in pieno boom Covid.
Con lo sguardo ad oriente i vertici di Hermès si dicono quindi ottimisti e fiduciosi, tra tutti Axel Dumas, Executive chairman del brand, determinato ad “investire e creare nuovi posti di lavoro [nel segno della] digitalizzazione”.
Su scala globale le perdite, tuttavia, non sono scomparse, anzi, complessivamente si assestano al -14% pari a circa -4,3 miliardi di dollari. I mercati ai quali si deve attribuire la maggior incidenza su questi dati sono relativi al Giappone che segna un -11%, all’America che si assesta al -29%, all’Europa che registra un -27% e, sorprende, soprattutto alla Francia in cui le perdite sono drammaticamente arrivate al 30%.