La causa scatenante dell’ultimo processo fra Ferrari e Philipp Plein risale al giugno di tre anni fa quando il brand di moda tedesco utilizzò durante la sfilata per la collezione primavera-estate uomo 2018, al fianco di modelli e modelle, alcune vetture di lusso come McLaren, Lamborghini ed appunto Ferrari. Immediata fu la reazione di Maranello che ritenendo illegittimo l’accostamento del Cavallino Rampante al brand tedesco decise di citarlo in giudizio.
A distanza di tre anni e mezzo il Tribunale di Milano ha finalmente emesso la propria sentenza confermando per Philipp Plein le accuse di violazione del copyright e concorrenza sleale. La Maison tedesca ha ricevuto quindi l’obbligo di rimuovere dalle proprie piattaforme e pagine social ogni video o foto che ritragga le vetture Ferrari con l’avviso di incorrere automaticamente ad una mora di 10.000 euro ogni qualvolta queste dovessero essere riproposte. La condanna ha inoltre previsto per la casa automobilistica un risarcimento pari a 300.000 euro e il rimborso delle parcelle legali equivalenti a 25.000 euro.
Questa vicenda non è tuttavia la prima che vede coinvolte le due maison, lo scorso giugno Maranello ha infatti vinto un’altra causa molto simile sempre contro Philipp Plein dopo l’accusa di utilizzo illecito del brand Ferrari per propri scopi promozionali. A scatenare il processo fu un’immagine pubblicata sul profilo Instagram di Philipp Plein raffigurante un paio di scarpe posizionate sul lunotto posteriore proprio della supercar italiana.