E’ fuor di dubbio che il settore ristorativo abbia subito in questi mesi causa emergenza Coronavirus un danno economico pesantissimo, anche dopo la fine del lockdown migliaia di italiani hanno infatti deciso di continuare a rinunciare ad un pasto fuori porta temendo il peggio.
Questo sentimento viene però tranquillamente smentito analizzando i dati elaborati dall’Istituto romano Format Research secondo cui ben il 92% del campione si dice “molto o abbastanza soddisfatto” di quanto le norme di sicurezza sanitaria all’interno dei ristoranti/bar vengano rispettate. Entrando nel merito di ciò che più l’utente valuta entrando in un locale troviamo per il 47,4% degli intervistati l’attenzione alle norme igieniche, a seguire per il 35,2% è fondamentale il distanziamento tra i tavoli ed infine per il 20% conta molto la possibilità di mangiare all’esterno.
Nonostante queste premure siano nella maggior parte dei casi pienamente rispettate per molti il freno permane ed è da attribuire non solo al timore del contagio (66,5%) ma anche alla mancanza di atmosfera nella quale di dovrebbe forzatamente trascorrere la serata (41,5%).
A riprova dei dati emersi dall’indagine anche la Federazione Italiana Pubblici Esercizi sottolinea la premura con cui i titolari dei locali operino costantemente: “Bar e ristoranti sono luoghi sicuri sia per i clienti che per i lavoratori. Anche gli ultimi dati diffusi dall’Inail sui contagi da Covid-19 nei luoghi di lavoro, letti nel modo giusto, ne danno conferma. Al netto di un leggero e fisiologico aumento dell’incidenza dei casi nel settore del turismo dovuto ad effetti stagionali le attività di ristorazione restano tra i luoghi più sicuri. Distanziamento tra i tavoli, mascherine al personale, accessi differenziati per i clienti in entrata e quelli in uscita, monitoraggio quotidiano delle condizioni di salute dei dipendenti, pulizia e sanificazione dei locali e gel igienizzante a disposizione di tutti, sono solo alcune delle rigide regole che tutti gli esercenti stanno seguendo e devono necessariamente continuare a rispettare per lavorare in sicurezza”.