Per la prima volta dal 1983 il gruppo Swatch guidato da Nick Hayek chiude in rosso il primo semestre dell’anno, contando una perdita di 308 milioni di franchi pari ad un -46% di fatturato rispetto al medesimo periodo del 2019.
La crisi da Covid si è fatta profondamente sentire anche per il colosso svizzero dell’orologeria che è stato costretto a chiudere da febbraio circa 260 store, diminuendo del 6,5% il proprio personale rispetto a dicembre. In una nota il Gruppo fa sapere che “nella maggior parte dei Paesi sono stati varati lockdown completi che hanno comportato la chiusura forzata con punte fino all’80% dei punti vendita al dettaglio a livello mondiale (propri e di terzi). Solo la distribuzione tramite e-commerce è rimasta parzialmente possibile. La produzione di orologi, gioielli e componenti è stata ridotta al minimo e per una percentuale significativa dell’organico è stato chiesto il lavoro ridotto”.
Ad oggi grazie all’allentamento delle misure di sicurezza la società è tornata a registrare dall’ultimo mese ottimi ritmi di crescita, specie nella Cina Continentale dove tra maggio e giugno l’incremento è stato a doppia cifra. Una sterzata notevole che fissa le previsioni del prossimo semestre in positivo permettendo al gruppo di lasciarsi alle spalle il periodo più buio finora mai vissuto.