dazi

Dopo mesi di tensioni, Washington e Berna siglano un accordo che taglia i dazi su molti beni elvetici, rilanciando in particolare il comparto orologiero di lusso

Nella prossima legge di bilancio è al vaglio un prelievo sulle spedizioni sotto i 150 € provenienti da Paesi extra-UE: obiettivo, tutelare la filiera del “Made in Italy” e contrastare l’ultra-fast fashion

Le trattative tra Svizzera e Stati Uniti potrebbero riportare l’aliquota sui dazi doganali per l’export elvetico al 15%, dando fiato all’industria del lusso e delle precisione orologiera

Un gruppo ristretto di giganti svizzeri del lusso si confronta con Donald Trump sul dazio del 39 % che scuote l’export elvetico verso gli Stati Uniti.

Con il mercato statunitense sotto dazi del 39%, le esportazioni di orologi svizzeri registrano un calo, spingendo il settore verso nuove strategie e mercati alternativi.

Dopo un anno record, il comparto orafo italiano rallenta la corsa. Nei primi cinque mesi del 2025, l’export segna -15,2%. Pesano l’allerta dazi negli Stati Uniti e l’incertezza globale.

L’accordo prevede l’introduzione di un’aliquota del 15% su una vasta gamma di merci europee esportate verso il mercato statunitense

esportazioni di orologi svizzeri verso gli Stati Uniti hanno registrato un’impennata record nel mese di aprile, con un incremento del 149,5%

In un comunicato congiunto diffuso da Ginevra, le due potenze hanno dichiarato la sospensione per 90 giorni di una parte significativa dei dazi doganali punitivi reciproci.

Nike, Adidas e altri importanti marchi di calzature sportive hanno lanciato un appello al Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, affinché esenti le calzature dai dazi