Fountaine Pajot sarà il primo cantiere navale a integrare l’idrogeno come soluzione energetica alternativa sui suoi catamarani. Il costruttore francese ha affermato che, come parte del suo piano Odyssea 2024, ha scelto il generatore di idrogeno di EODev (REXH2) per alimentare il suo multiscafo a vela Samana 59. Dotato delle celle a combustibile Toyota di ultima generazione, il generatore è progettato per funzionare anche in ambienti marittimi difficili.
“La scelta della tecnologia di EODev testimonia la concretizzazione del nostro desiderio di raggiungere zero emissioni di carbonio entro il 2050, sia per la produzione di barche che per il loro utilizzo”, ha affermato Romain Motteau, CEO di Fountaine Pajot.
A bordo del Samana, il REXH2 sarà in grado di fornire fino a 70kW e caricare una batteria LiFePO da 44kWh. Il sistema sarà composto da una batteria, un sistema di raffreddamento, un quadro di distribuzione, una linea di alimentazione dell’idrogeno e un serbatoio con una capacità di 7,5 chilogrammi di idrogeno.
EODev ha anche sviluppato un sistema automatizzato di gestione della potenza che calcola l’autonomia rimanente allo stesso modo di un’auto. L’azienda ha affermato che l’assenza di parti mobili nel sistema plug-and-play renderà la cella di facile manutenzione.
Il sistema è stato progettato per essere compatto, misura solo 3 metri quadrati ed è completamente automatizzato, quindi il proprietario della barca non ha bisogno di avere nessuna preoccupazione.
I vantaggi del sistema a idrogeno rispetto ai tradizionali motori a gas o diesel sono notevoli: zero emissioni e nessun rumore del motore.
Fountaine Pajot ha affermato che il generatore di idrogeno funzionerà anche meglio di un sistema completamente elettrico. Il design modulare può anche essere ottimizzato per ogni barca. Il primo Samana 59 con la tecnologia EODev sarà lanciato all’inizio del 2022.