La linea che unisce estetica raffinata e meccanica estrema assume oggi una nuova narrazione grazie all’inaugurazione, nella splendida cornice del Museo Nazionale dell’Automobile di Torino, della mostra intitolata “Ferrari Design – Creative Journeys 2010-2025”. Realizzata in collaborazione con i Musei Ferrari e il Centro Stile Ferrari, l’esposizione inaugura la nuova ala permanente dello spazio museale, dedicata al design industriale e automobilistico, e resterà aperta al pubblico fino all’8 marzo 2026.
L’allestimento raccoglie undici vetture selezionate fra oltre settanta modelli progettati dal Centro Stile Ferrari a Maranello dal 2010 in avanti. Alla base della selezione non solo il risultato estetico, bensì l’intero processo creativo: dai disegni preparatori ai modelli in scala, dalle immagini di «making-of» alla vettura finita.
Tra i protagonisti: la Ferrari FXX‑K Evo, versione estrema della LaFerrari pensata esclusivamente per la pista; la Ferrari Daytona SP3 del 2021, espressione della serie Icona; la futuristica Ferrari Vision Gran Turismo del 2022, primo concept virtuale della Casa; la ipertecnologica Ferrari F80 del 2024 e la Ferrari 12Cilindri dello stesso anno, che uniscono tradizione e innovazione. Sul versante produzione, si segnalano la Ferrari LaFerrari del 2013, prima Ferrari stradale ibrida; la Ferrari Monza SP1 (vincitrice del Compasso d’Oro 2020); la Ferrari 296 GTS del 2021 con motore a 6 cilindri; e la Ferrari Purosangue del 2022, vincitrice del Compasso d’Oro 2024.
A commentare l’iniziativa è Flavio Manzoni, Chief Design Officer Ferrari, che ha illustrato l’importanza della creazione del Centro Stile interno al marchio: «L’internalizzazione del design ha permesso di ottimizzare le sinergie e la stretta collaborazione con i reparti tecnici, gli ingegneri, gli aerodinamici e i materiali», ha dichiarato, sottolineando come il dialogo costante tra estetica e funzione rappresenti la chiave della produzione Ferrari.
Il museo, da parte sua, inaugura con questa mostra la nuova sezione “Spazio Design” di circa 2.000 m², che rivolge il visitatore al cuore del design automobilistico come atto creativo e tecnico allo stesso tempo. Lo spazio, curato in collaborazione con la Triennale Milano e la critica Silvia Baruffaldi, è concepito come un percorso immersivo tra prototipi, vetture, video-installazioni e documenti, capace di raccontare la trasformazione del “pensiero progettuale” dall’ideazione fino alla realizzazione.
In conclusione, la mostra non è solo una celebrazione delle icone Ferrari, ma una riflessione sul design come disciplina strategica, capace di coniugare bellezza visiva, rendimento tecnico e innovazione. Per gli appassionati come per i curiosi, si tratta di un’occasione privilegiata per accostarsi al “dietro le quinte” della bellezza automobilistica italiana.


