Forte calo delle vendite di abitazioni nel primo semestre 2023. Soprattutto per quanto riguarda le prime case e le compravendite dalle imprese costruttrici. E’ quanto evidenziato dal Consiglio Nazionale del Notariato che ha scandagliato i dati relativi all’andamento del mercato immobiliare e dei mutui in Italia nel primo semestre 2023.
Oltre al dato nazionale però, l’analisi ha puntato i riflettori anche sul singolo scenario di nove grandi città italiane, in merito alle seguenti tipologie di atti (mutui, surroghe e compravendite di fabbricati abitativi):
Bari (-12,4% il volume generale delle transazioni immobiliari), Firenze (-10,3%),Roma (-9,6%),Milano (-8,4%),Napoli (-7,3%),Bologna (-4,6%),Verona (-3,7%),Torino (-3,4%),Palermo (-0,3%) .
Risultati migliori, con segno positivo, sono invece quelli riguardo l’acquisto delle seconde case tra privati (+5,3%) mentre l’acquisto delle seconde case da impresa subisce un calo del 7,2%. Non è finita qui.
Come sottolineato, i mutui per l’acquisto della casa sono diminuiti del 31,5% rispetto ai primi sei mesi del 2022: di conseguenza, risulta in calo anche il numero delle persone fisiche che hanno contratto un mutuo (-32,5%), con una riduzione del 30% della fascia di età 18-35, -32,5% per la fascia 36-45 e -36.61% per la fascia 46-55.
“L’aumento dei tassi di interesse ha portato le persone ad utilizzare maggiormente i propri capitali rispetto a forme di finanziamento”, continuano dal Notariato. “La riduzione dei mutui concessi è in linea con il calo di capitale erogato che è passato da 38,5 miliardi a 26,9 miliardi (-30,1%). Il capitale medio concesso nei primi sei mesi del 2023 è rimasto in linea con il dato del primo semestre 2022 (170.597 euro rispetto a 172.171 euro nel primo semestre 2022)”.
Questa forte contrazione dei mutui è dovuta a tassi di interesse superiori rispetto al 2022 e conseguentemente a un maggior utilizzo di risorse personali rispetto a forme di finanziamento.