Britney Spears si rivela nella sua nuova raccolta di memorie, il libro The Woman in Me (letteralmente La donna dentro di me) e offre un’ulteriore prospettiva sulla sua vita privata ed emotiva, già ampiamente discussa dai media internazionali e dal mondo del web.
Basta esplorare l’hashtag #FreeBritney su una qualunque piattaforma online per rendersi conto di quanto la figura della cantante sia importante per moltissimi utenti, che per anni hanno cercato di evidenziare gli abusi di potere esercitati dal padre di Britney, Jamie Spears, nei confronti della figlia.
Per questo motivo quanto emerso dalla biografia ha alimentato un incendio di indignazione, compassione e ulteriore supporto da parte dei fan, che ora stanno contribuendo a diffondere a macchia d’olio alcuni dei passaggi più scioccanti del libro.
La parabola di Britney Spears è la matrice per quella di molte altre donne del mondo dello spettacolo: dal “tesorino di America”, amata e desiderata da migliaia di persone, a stella caduta e derelitta, dipinta come una folle dalla stampa e aspramente criticata, la storia di Britney è la stessa di Lindsay Lohan, Amanda Bynes e Amy Winehouse.
Dalle confessioni di Britney, inoltre, emergono il difficile rapporto della donna con il proprio corpo (sempre sulla bocca delle riviste) e un segreto terribile, riguardo a un aborto impostole da Justin Timberlake, fidanzato della cantante all’epoca del triste evento.
Per quanto riguarda il rapporto con il padre, tutore e carnefice, la star dichiara quanto segue al magazine online People, anticipando uno dei temi di The Woman in Me.
“La sensazione di non essere mai abbastanza bravi è uno stato d’animo che distrugge l’anima di un bambino. Mi aveva inculcato questo messaggio da bambina e, anche dopo che avevo ottenuto così tanto, continuava a farlo. Ero diventata un robot, ma non solo un robot, una sorta di bambino-robot: ero stata talmente infantilizzata che stavo perdendo pezzi di ciò che mi faceva sentire me stessa“.
Britney prosegue dicendo: “La tutela mi ha privato della mia femminilità e mi ha trasformato in una bambina. Sono diventata più un’entità che una persona sul palco. Avevo sempre sentito la musica nelle ossa e nel sangue; me l’hanno rubata.”


