Il quiet luxury sta lentamente cambiando lo stile di vita dei super ricchi e delle celebrità, sostituendo l’ostentazione e l’eccesso che molti di loro sfoggiavano sui social media. Addio abiti volutamente eccentrici ed esagerati, addio macchine talmente colorate, grandi o rumorose da non poter essere ignorate e, soprattutto, addio apparenza a tutti i costi.
Ritornano perciò minimalismo, eleganza e sobrietà, valori che sembrano anticipare una vera e propria rivoluzione nei costumi e nelle priorità dell’industria del lusso; ciò accade anche grazie all’influenza di serie come la popolare Succession o a persone come l’attrice Gwyneth Paltrow, che di recente ha incantato i media con il suo stile essenziale e moderato.
L’alta moda, tuttavia, non è l’unica ramificazione del luxury a starsi facendo più silenziosa: una metamorfosi simile sta avvenendo nell’alta orologeria e gioielleria, con accessori che si fanno sempre più piccoli, semplici e discreti.
Come dichiara l’agenzia Nelly Rodi, consulting agency e forecasting expert, il design non può astenersi da questa rivoluzione estetica. “L’ultra-lusso è appartenenza, iperpersonalizzato ed esperienziale piuttosto che sfoggiato. Senza tempo, sobrio, è per intenditori. Coniuga l’eleganza con la semplicità, punta all’autenticità come simbolo di preziosità”.
Anche il mondo della nautica di lusso sta cambiando: le silhouette degli yacht si fanno sempre più essenziali e pulite e gli interni abbandonano un’opulenza barocca, di oro e statue, per approcciare invece un tenore più sobrio e contenuto.
“Il lusso oggi significa poter vivere in un ambiente dove il rapporto tra esterni ed interni sia equilibrato“, ha spiegato ad ANSA l’architetto designer Francesco Paszkowski, la mente dietro alle linee iconiche dei super yacht di casa Baglietto. “[…] Oggi lo spirito contemporaneo di basso profilo è forse il più seguito e questo è dovuto in gran parte al fatto che la clientela non desidera più mostrare potenza economica sulle proprie barche come invece accadeva un tempo. Oggi desidera far capire che la ricchezza possa essere vissuta con consapevolezza, in funzione anche dei cambiamenti della società”.