Il 2023 sarà l’anno in cui uno dei più grandi progetti del turismo saudita aprirà le sue porte, rivelando così una nuova dimensione di benessere e lusso a impatto zero: si chiama The Red Sea, ed è un progetto a impatto zero, ecologico ed etico, che promette di accogliere turisti da tutto il mondo grazie a un’ampia costellazione di strutture luxury, edificate in una location dalla bellezza unica.
Siamo a 500 km a nord di Gedda. Basta alzare lo sguardo per poter ammirare le coste del Mar Rosso, casa di uno dei paradisi naturali più fragili e vitali del nostro ecosistema, e che in quest’area precisa, estesa per oltre 28.000 kmq, si articola in 92 arcipelaghi lussureggianti, 52 vulcani dormienti, catene rocciose e distese di deserto.
The Red Sea propone numerose aree turistiche, ma alcune, come già anticipato, sono pronte ad accogliere le prime folle di turisti e appassionati di immersioni: Shura Island, un’isola a forma di delfino costellata di 16 strutture alberghiere e che comprende una marina, un campo da golf regolamentare e un’ampia serie di servizi e spazi di intrattenimento, il Six Senses Southern Dunes, localizzato invece nel deserto e affacciato sulle acque del Mar Rosso, esattamente come il St. Regis Red Sea Resort.
La società che gestisce l’intero piano di sviluppo, la Red Sea Global, garantisce la natura assolutamente etica ed ecologica del suo progetto.
The Red Sea, infatti, sarà alimentata esclusivamente con fonti rinnovabili e si limiterà ad occupare l’1% dell’area interessata, preservandone così l’ecosistema; inoltre, i veicoli elettrici saranno un must e la plastica monouso assolutamente bandita.