Semplicità, comfort e potenzialità infinite: questa la trinità che ha permesso alle Nike Air Force 1 di diventare un caposaldo della moda, nonché il principio della “sneaker-mania” oggi un vero e proprio stile di vita che coinvolge migliaia e migliaia di persone.
La storia di queste sneakers così geniali inizia sui campi da basket newyorkesi degli anni ’80, dopo che Bruce Kilgore, designer di Nike, decise di realizzare scarpe da basket più confortevoli e performanti: andando a modificare la struttura delle calzature sportive dell’epoca, nacquero le Pro Keds Royal Flash dell’81.
“Erano le uniche sneakers che avessero un’intersuola spessa”, racconta Bobbito Garcia, ex giocatore professionista e DJ nativo della scena street di New York. “Per compensare, i giocatori erano abituati a indossare tre, quattro, forse anche cinque paia di calzini, per riuscire ad attutire il colpo dell’atterraggio sul cemento”.
Kilgore non si fermò a quel modello. Continuò a studiare e plasmare la struttura delle sue sneakers, cercando di garantire ai giocatori di basket la rapidità necessaria per saltare, atterrare e muoversi: così la tecnologia Air cambia per sempre il mondo Nike, emergendo da prototipi gonfi, più simili a una tuta d’astronauta che alla scarpa da ginnastica che conosciamo oggi.
Tallone basso e largo, struttura immacolata in cuoio, suola rialzata e sistema d’ammortizzazione Air Force, queste le caratteristiche delle prime Air Force, che furono subito testate da giocatori di ogni tipo, da semplici universitari a campioni dell’NBA.
Al di fuori dal mondo dello sport, una delle immagini più iconiche legate all’AF1 risale al 1983, un poster che raffigura Moses Malone, Michael Cooper, Jamaal Wilkes, Bobby Jones, Mychal Thompson e Calvin Natt all’aeroporto John Wayne di Orange County, con indosso tute spaziali e, ovviamente, nuovissime Nike Air Force 1.
Seguirono, nel corso dei decenni, migliaia di limited edition, di nuovi colori e dettagli e ben presto le Air Force 1 penetrarono nella mainstream e pop-culture, calcando le strade, le passerelle e i campi da gioco di tutto il mondo.