La missione di Kim Jones è ormai chiara, e rivela una consapevolezza artistica a tutto tondo, capace di guardare oltre l’attuale panorama moda.
Il direttore creativo di Dior’s Men (prima del suo arrivo, Dior Homme) punta a una nuova visione per l’high fashion: nessun confine tra streetwear e capi da passerella, che devono essere realizzati per essere indossati, con il realismo della vita di tutti i giorni in mente; dal lancio sul mercato delle Dior x Air Jordan 1 High e Low, Dior non ha mai avuto paura di tornare alla strada e di celebrarla nel suo valore.
Kim Jones ha poi incluso in maison Dior anche altri marchi di urban style e sportswear, come Nike, e prosegue la propria missione, lo sguardo sempre rivolto a una nuova moda democratica e accessibile, egualitaria, dove il termine “streetwear” non avrà più spazio di esistere; tra i creatori preferiti di Jones c’è il designer giapponese Jun Takahashi di UNDERCOVER, famoso a livello internazionale per le sue collezioni di ispirazione punk e per le sue grafiche di grandi impatto.
“I vestiti si indossano per strada, quindi tutto è streetwear. Puoi indossare un abito di alta moda per strada e questo lo trasforma in streetwear”, dichiara il direttore creativo in un’intervista alla rivista Highsnobiety. “Il lavoro di Takahashi è moda. Penso che sia sbagliato metterlo nella fascia dello streetwear: è solo buon design. Bisogna essere realistici su ciò che la gente indossa”.
Strada e passerella, nella prospettiva di Kim Jones, diventano così la stessa cosa, garantendo accessibilità, realismo e bellezza senza escludere nessuno.