Il debutto londinese di Raf Simons ha finalmente investito la capitale del Regno Unito, che lo aspettava dai tempi della London Fashion Week, un’edizione, quest’anno, penalizzata dalla dipartita della Regina Elisabetta II e per questo motivo costretta a farsi più piccola e silenziosa.
Il silenzio non avrebbe potuto contenere, però, la collezione Primavera – Estate 2023 di Raf Simons, che della cultura alternativa britannica ed europea ha creato una sintesi perfetta: una passerella più simile a un rave o a un club underground, perfettamente calata nel contesto della Frieze Art Fair, e capi ideali per una notte folle tra le strade di Londra o in esclusivi nightclub, come il Printworks o il Berghain.
L’intera sfilata si è mossa su tre note principali: il verde neon, contrasti cromatici e stilistici e, infine, l’assenza totale di definizione o genere.
I modelli calcano la passerella, chi indossando calzamaglie variopinte e chi a gambe nude, e si alternano tra sensuali maglie in rete, giacche di pelle, completi collegiali e gotici, lunghe maglie che diventano vestiti, t-shirt strappate, pur mantenendo un’estetica assolutamente genderless e camaleontica.
Irriverente, sì, e alternativa, ma anche strutturata, la collezione di Simons ci mostra un lato inedito del designer, di grande impatto e profondità, che rivela un suo sincero coinvolgimento nel mondo che ha rappresentato durante il fashion show: soltanto l’esperienza (insieme a una grande conoscenza del mondo dell’arte, della nightlife e della moda) permette di coniugare techno underground, punk, eccesso anni ’80, minimalismo e ambiguità glam rock, per un effetto assolutamente unico e irresistibile.