Addio alta risoluzione, benvenuta nostalgia.
Si può riassumere così il graduale ritorno del mondo della fotografia e dei social media alle fotocamere digitali, le “digicam” prodotte tra la fine degli anni ’90 e l’inizio dei primi del duemila, un medium globale che ha cambiato per sempre il modo di testimoniare e raccontare la propria vita e le proprie esperienze.
Un effetto collaterale, potremmo dire, dell’ondata Y2K che ha investito moda, costume e intrattenimento nell’ultimo periodo e della rinascita del cosiddetto “Tumblr-core“, tendenza ancora nascosta e che riprende estetiche, modalità e concezione di quello che era stato Tumblr, social media di blogging particolarmente popolare tra l’inizio del duemila e, all’incirca, il 2016.
Cosa c’è di Y2K e di Tumblr-core nelle digicam? Tutto, in un certo senso.
Basta investigare il profilo Instagram di un Gen Z per capire quanto l’estetica stia cambiando: se prima, infatti, un utente sceglieva di pubblicare soltanto foto perfette e ad alta risoluzione, oggi i più giovani e i più “aggiornati” preferiscono comporre un mosaico di fotografie sgranate, flash, dettagli decontestualizzati e fuori fuoco; un modo di comunicare più astratto, apparentemente remoto, incomprensibile, ma per questi stessi motivi familiare, nostalgico e romantico.
Anche i grandi volti del mondo dei social media, da Bella e Gigi Hadid, a Kim Kardashian e Hailey Bieber, si sono convertite a questo nuovo modo di fare fotografia: pullulano selfie di Bella struccata, che si inquadra con una piccola macchina fotografica di almeno 15 anni fa, e iniziano a comparire immagini di una Kim Kardashian che si mostra sui social senza filtri, un qualcosa di impensabile nell’era della perfezione a prova di Instagram di pochi anni fa.
Allo stesso modo anche le grande maison si stanno allineando a questa tendenza: basta guardare le passerelle e i photoshoots più recenti di Blumarine, al denim di Diesel o anche i video e le fotografie rilasciate da Balenciaga (che ricrea un effetto VHS) e da Tommy Hilfiger (immagini sgranate, ricche di texture e imperfezioni).