I dati parlano chiaro: 27 milioni di italiani partiranno per le vacanze, prediligendo permanenze più brevi e spese più contenute, probabilmente a causa dell’incerta situazione politica e della crisi economica (amplificata dal nuovo picco di contagi, da un’inflazione in crescita e da un aumento nei costi dell’energia).
Le partenze di luglio diminuiscono rispetto alle previsioni di Confcommercio e SWG (12 milioni invece dei 16 anticipati) a causa della pandemia, mentre il disfacimento del governo pesa sui mesi di agosto e settembre, che tuttavia mantengono una certa solidità.
Confcommercio registra un trend generale che descrive vacanze più contenute, sia nei tempi che nei costi. Ad esempio si riducono di 3 milioni i viaggi di 7 giorni o più e aumentano quelli di durata media (3-6 giorni), soprattutto i mini break, i quali si aggirano solitamente intorno a un prezzo massimo di 475 euro al giorno. Tra le mete preferite troviamo località di mare, scelto dal 51% dei viaggiatori, seguito dalla montagna (15%) e dalle città d’arte (21%); l’Europa e l’Italia ospiteranno la maggioranza dei turisti, mentre pochi si avventureranno al di fuori dei confini nazionali.
Un grande successo, invece, riguarda il gruppo Airbnb che in quest’estate 2022 registra 104 milioni di notti ed esperienze di viaggio prenotate tra aprile e giugno, un record assoluto.