EssilorLuxottica e il Politecnico di Milano si sono uniti per creare il primo ‘Smart eyewear Lab’, un centro di ricerca congiunto che sorgerà all’interno del futuro Parco dei Gasometri, l’innovation district che sta sorgendo nell’area di Bovisa.
Il progetto prevede un investimento di oltre 50 milioni di euro e l’impiego di oltre 100 ricercatori, avrà l’obbiettivo di ricercare e sviluppare per la prossima generazione di occhiali connessi, integrando tecnologie digitali con competenze di bioingegneria, fisica della materia e AI.
l progetto è stato presentato stamane nell’Aula magna del Politecnico di Milano alla presenza del rettore Ferruccio Resta, del presidente e ceo di EssilorLuxottica, Francesco Milleri, del sindaco di Milano Giuseppe Sala e dell’assessore all’istruzione, università, ricerca, innovazione e semplificazione della Regione Lombardia, Fabrizio Sala. In collegamento video, anche il ministro per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale, Vittorio Colao.
“Stiamo mettendo la prima pietra digitale di qualcosa di molto importante. C’è il rimpianto di non avere qui il nostro presidente Leonardo Del Vecchio perché parliamo dei temi a cui era più affezionato: innovazione, digitale tecnologia e cambiamento”, commenta il presidente e amministratore delegato di Essilux, Franceso Milleri.
EssilorLuxottica insieme al Politecnico di Milano “inizia a mettere le basi per un centro di ricerca che si focalizzerà sulle tecnologie di base. Componenti che abiliteranno qualcosa di nuovo: a noi piace chiamarli smart glasses per ricordare il mondo da cui veniamo. Ma saranno qualcosa di molto di più e di diverso”, osserva Milleri, sottolineando che questa “è una sfida che può cambiare il nostro gruppo, il Paese e può contribuire a cambiare il mondo”. Questi smart glasses, prosegue il ceo, “saranno un ponte verso un mondo che ancora facciamo fatica a comprendere fino in fondo: il Metaverso, la realtà aumentata, sono qualcosa che stiamo immaginando ma pochissimi conoscono fino in fondo. Questo mondo verrà creato dall’interazione tra le persone e questa interazione sarà possibile quando le tecnologie, che qui iniziamo a studiare, saranno facilmente utilizzabili da tutti”. Da questo punto di vista, “stiamo parlando del futuro non solo del nostro gruppo, ma del nostro Paese e forse anche oltre questa dimensione”.
Un progetto che permetterà di sviluppare tecnologie e servizi utilizzando un’interfaccia ampiamente diffusa e di uso comune come gli occhiali. L’obbiettivo principale sarà la definizione di tecnologie di base dal punto di vista hardware e software e di applicazione per permettere all’uomo di interagire con il metaverso.