Dai lavori necessari per il ripristino della meravigliosa cattedrale di Notre-Dame di Parigi, danneggiata dall’incendio scoppiato il 15 aprile 2019, gli archeologi stanno estraendo opere di grande valore scientifico, tra le quali si distingue un peculiare sarcofago in piombo.
L’operazione di scavo si è resa necessaria per montare le imponenti impalcature alte 100 metri, grazie alle quali si potranno ricostruire il tetto, il transetto e le guglie, letteralmente collassati sotto la violenza delle fiamme. In questi lavori– iniziati lo scorso 2 febbraio – sono stati naturalmente coinvolti degli archeologi; data l’estrema importanza del sito, risalente al XII secolo. Il DRAC Île-de-France (il servizio regionale di archeologia) ha deciso che tali scavi potranno proseguire fino al 25 marzo e non oltre.
Il reperto più interessante è un sarcofago antropomorfo (dalla forma umana) in piombo, che secondo gli studiosi risale al XIII o al massimo al XIV secolo. “Date le caratteristiche e l’ubicazione del sarcofago, sembra probabile l’ipotesi di una sepoltura di un alto dignitario”, si legge nel comunicato stampa del ministero della Cultura francese. Il professor Christophe Besnier dell’Istituto Archeologico Nazionale ha dichiarato alla CNN che gli scienziati sono riusciti a inviare una piccola fotocamera nel sarcofago, all’interno del quale sono stati trovati “resti di stoffa, materia organica come capelli e resti di piante”. “Il fatto che queste piante siano ancora lì indica che il contenuto è stato molto ben conservato”, ha aggiunto l’esperto alla testata statunitense.
Oltre al sarcofago, gli archeologi hanno ritrovato diversi altri luoghi di sepoltura, assieme a una fossa con all’interno diversi “elementi scultorei policromi” che si ritiene appartengano all’antico tramezzo di Notre-Dame, costruito intorno al 1230. “Durante il suo lavoro a metà del XIX secolo, Viollet-le-Duc trovò altri frammenti appartenenti a questo tramezzo, che ora sono esposti al Museo del Louvre. Si tratta quindi di una scoperta di grande interesse, in grado di fornire nuovi dati su questo tramezzo e sulla qualità della sua decorazione pittorica”, si legge nel comunicato stampa.