Un Pitti diverso, alternativo ma che ha dato un segnale forte, di ottimismo, di cui tutto il comparto aveva davvero bisogno.
Inizialmente non erano mancate critiche e scetticismo, in molti hanno definito gli organizzatori quasi dei temerari incoscienti. Il coraggio del board, invece, è stato premiato: ha mostrato che è possibile convivere con il Covid, ovviamente con tutte le precauzioni e le accortezze del caso.
“Siamo felici per come sono andate le cose in Fortezza da Basso da martedì ad oggi – ha dichiarato Raffaello Napoleone, Amministratore Delegato di Pitti Immagine – ma stavolta preferirei che fossero gli operatori a commentare questo Pitti Uomo. Da parte mia voglio anzitutto ringraziare le aziende espositrici che hanno creduto nel nostro lavoro e nella nostra capacità di organizzare il salone in sicurezza e secondo i consolidati standard di selezione e qualità: insieme alle nuove collezioni, si sono portati dietro energia e passione. Ringrazio i compratori italiani ed esteri che hanno deciso di muoversi e viaggiare in un momento particolarmente complicato e lo hanno fatto con lo spirito giusto, prudenti ma sereni e determinati. Ed esprimo la nostra riconoscenza verso i tanti giornalisti che si sono presentati a Firenze, perché non si sono limitati a fare cronaca, a raccontare le storie e a dare giudizi sui prodotti: piuttosto, sono stati portatori essi stessi e testimoni di un’atmosfera attiva e di comune partecipazione, di un sentimento positivo. Infine ringrazio dal profondo tutte le persone di Pitti che hanno lavorato bene e duramente, i collaboratori di ogni genere, gli allestitori, i servizi cittadini, i ristoranti, gli alberghi, Firenze. E’ stato un appuntamento giusto e andava fatto: ci siamo tutti meritati questo Pitti”.
Parole condivisibili, quelle di Napoleone, che con determinazione e ottimismo è riuscito a portare in Fortezza da Basso 548 collezioni di moda maschile (quasi il 30% dall’estero) a Pitti Immagine Uomo e 170 collezioni a Pitti Bimbo. I numeri riguardanti l’affluenza hanno confermato le sensazioni positive: circa 4.900 compratori, di cui il 30% da una sessantina di paesi esteri.
Contando il restante le presenze dovrebbero aver raggiunto le 8000 unità. Numeri che testimoniano un piccolo miracolo italiano.