Lo scenario tecnologico e artistico cresce di anno in anno, in un universo in cui le criptovalute vengono riconosciute da un numero crescente di paesi e dalle più importanti aziende al mondo. L’ultima frontiera del settore, che sta riscontrando un successo senza precedenti, è quello degli Nft, o token non fungibili, ovvero certificati di autenticità digitale che vengono utilizzati per accertare le proprietà di determinati oggetti, rendendoli unici e irripetibili.
Come dichiarato dall’artista Sacha Jafri, il numero delle opere falsificate è molto elevato e gli Nft si presentano come una perfetta soluzione per la convalida. Ne si riceve infatti uno e un software ne scansione quel pezzo, annullando qualsiasi possibilità di falsificazione. Il software riconosce, infatti, anche le più sottili differenze tra gli oggetti e, una volta acquistato il token, si avrà anche la convalida dell’acquisto sulla blockchain.
Questa nuova combinazione di tecnologia e arte ha assistito ad un vero e proprio boom: dai 12,1 milioni di euro di Nft venduti nel 2020, nel terzo trimestre del 2021 le vendite hanno toccato punte di 9,4 miliardi di euro ed entro la fine dell’anno, lo stime parlando di un superamento dei 15,6 miliardi.
“Gli Nft sono completamente tracciabili, dal creatore all’ultimo proprietario – ha spiegato Charles Morin, co-fondatore di Jumy -. Per ogni transazione completata l’artista può decidere se vuole il 5, il 10 o il 50% per cento in commissioni, in royalties. E dato che possiamo tracciare la storia completa del token ad ogni singolo trasferimento di proprietà, gli artisti ricevono ogni volta dei soldi dalle royalties”.
Insomma, gli Nft risolvono molti problemi ed è proprio per questo che è un mercato in costante crescita anno dopo anno.