Alla Parigi Fashion Week sfila anche Maison Margiela con uno show digitale diretto da Oliver Dahan, in cui un’atmosfera esuberante e ottimistica regna sovrana. In uno studio cinematografico, tra oggetti arrugginiti, radio anni ’70 e poltrone rovinate si incontrano dei giovani ragazzi e ragazze che, mossi dalle medesime convinzioni, svelano un certo entusiasmo nella venerazione della natura, dell’istinto ma soprattutto del passato, alimentando così speranza per il futuro.
Le innovative idee creative e alchemiche di Artisanal si combinano armonicamente con le nuove proposte couture di John Galliano, il quale pensa ad un guardaroba che si sviluppa tutt’attorno alla tecnica dell’Essorage. Quest’ultima prevede trattamenti e lavaggi con dei particolari enzimi che, creando un effetto unico nel suo genere, richiama il trascorrere del tempo.
Gli indossatori sembrano prima dei pescatori, si ritrovano improvvisamente in un parco giochi, mentre nel frattempo sul set l’euforia prende il sopravvento. Calzette in colori primari e ricami di animali antropomorfi si alternano su maglieria, lingerie e calze, sottolineando la vicinanza di ogni capo con la natura, introducendo anche l’estetica dell’abbigliamento nautico.
La riconnessione con il mondo naturalistico viene sottolineata da maniche staccate dai capi spalla e dalla mancanza di orli cuciti. Seguono giacche caban in tulle indossate sopra ai blazer, reti metalliche illuminate da lenti da vista trasparenti come per accade anche sui cappucci.
Ogni capo viene esaltato anche da una rivalutazione della moda del passato che la new generation trasforma in un tessuto di lana con dettagli di giacche in denim. Materiali più classici e inusuali diventano più desiderabili, come accade per i tessuti dei canovacci da cucina abbinati al pizzo.