Un’eleganza libera e spontanea percorre l’estetica leggera della maison fatta di un approccio sartoriale distintivo che esplode in tessuti nobili e che è capace di aggiornare, senza snaturarli, i codici di abbigliamento tradizionali per renderli iconici.
Un percorso identitario che trova la sua sublimazione nelle linee che richiamano quelle delle divise dei samurai, sofisticate e marziali al contempo, rigorose grazie alle loro proporzioni esatte, ma pronte ad accompagnare il corpo con grazia.
Una fascinazione orientale che esplode ancora più nelle giacche, i cui dettagli sembrano rubati ai kimono e dove gli ideogrammi, apparentemente dipinti, creano il logo della maison riprodotto e ripetuto come un poetico mantra.
Lo sguardo puntato ad est si riconosce nelle fantasie dei tessuti che rendono la tipica stampa artistica giapponese, l’Ukiyo, assoluta protagonista con i suoi giardini zen, i fiori di ciliegio e, soprattutto, la celeberrima onda di Hokusai.
Un’attitude senza sforzo in cui è la sperimentazione a dettare legge con la complicità di cromie inedite: il micro frac in tinta wasabi, lo smoking carta di riso dal fondo squadrato e la classica redingote proposta in inchiostro tattoo a disegnare una visione concentrata elegantemente su uno stile che rifugge le vie di mezzo, ma sempre è riconoscibile.