Da sempre vicina alle questioni ambientali, Burberry ha in questi giorni annunciato un importantissimo impegno in tema di sostenibilità, alzando così l’asticella green per l’intero settore moda. L’obiettivo ambizioso della griffe britannica è infatti di diventare “climate positive” entro il 2040, ossia con ben 10 anni di anticipo rispetto ai tempi previsti dall’Accordo di Parigi, siglato nel 2015 dagli Stati membri della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici per contenere l’aumento della temperatura globale sotto i 1,5 °C.
“Burberry è stata costruita a partire dal desiderio di esplorare la natura e i grandi spazi aperti, e questa è rimasta la nostra ispirazione per più di 150 anni. Attingendo a questo heritage di esplorazione e guidati dal nostro spirito creativo oggi ci prefiggiamo questa nuovo e sfidante obiettivo”. Con soddisfazione si è espresso il ceo della griffe Marco Gobetti.
L’impegno di Burberry si concretizzerà poi in una serie di iniziative riguardanti la supply chain, lungo la quale le emissioni saranno ridotte del 46% entro i prossimi nove anni. Attraverso il Burberry generation fund il brand sosterrà inoltre numerosi progetti con carbon benefits espandendo la propria azione in tutte le aree dove è presente così come interverrà in favore dei cosiddetti Fashion Avangers, ossia una coalizione internazionale di organizzazioni legata al mondo del fashion che si impegna a ideare nuove strategie green per il raggiungimento degli attuali obiettivi climatici.